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al testo proposto da Marisa Madonini
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CANTO PER I PARAFULMINI di Ljubomir Levcev Quanto spesso non vi notiamo neppure! Quanto spesso non vi sospettiamo! Solo il sole, quando tramonta, indora le vostre punte di fioretto. Ma anche questa fiammella misteriosa è ridicolo che la si confronti con le réclame al neon, con i moderni slanciati lampioni. O con le panchine, dove le vicine commentano l’infinito giorno di ieri. E con le fontane, dove le vezzose incontrano i nuovi cavalieri… Ma quando il cielo si fa corrusco e la terra muore immobile e la rabbiosa tempesta strappa i manifesti dai muri, le panchine diventano ridicolmente inutili e il neon vergognosamente trema… Solo voi nel terrore magnetico e al di sopra di tutto vi ergete fidenti. Si squarcia il fulmine sul platino. Poi… la quiete del sole si diffonde. E voi scomparite tra i camini, sempre fieri e insospettati… Da : 'I passi dell'ombra' Bompiani 2021 a cura di Giuseppe Dell'Agata |
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